sabato 14 maggio 2016

Decalogo degli snack




 1. Uno spuntino aiuta a distribuire l’energia introdotta con gli alimenti nel corso della giornata. Gli alimenti che costituiscono lo spuntino vanno scelti con intelligenza. Se si utilizzano snack preconfezionati, preferire quelli che sulla confezione espongono la tabella nutrizionale. 

2. Se vuoi mangiare gli snack, fallo esclusivamente a colazione e allo spuntino di metà mattina e/o a merenda. Non aggiungerli a pranzo o a cena. 

3. Leggi l’etichetta. Meglio scegliere gli spuntini con il minor apporto energetico (calorie) per porzione o per 100 g. Lo snack non deve fornire troppe calorie: una porzione non deve superare le 150 - 200 calorie. Basta una piccola dose di energia per “ricaricarsi” tra un pasto e l’altro: tra le varie confezioni di uno stesso tipo di snack scegli la più piccola o quella che ti permette di suddividerlo facilmente in più porzioni.

 4. Controlla i grassi: tra due snack scegli quello con il minor contenuto di grassi per porzione (se indicato) o per 100 g. Preferisci gli snack che specificano quanti grassi saturi contengono: meglio che i grassi saturi degli snack di una giornata non superino i 4 g

5. Se il contenuto complessivo di grassi di uno snack supera i 9 g per porzione non consumarne più di 1 porzione al giorno e alleggerisci pranzo e cena di intingoli, condimenti o cibi ricchi in grassi. Ai pasti non devi assolutamente dimenticarti di mangiare 3 porzioni di verdura al giorno. Una porzione corrisponde a un bel pomodoro, o a 2-3 carote, o a due pugni di insalata, o a uno di spinaci lessati o a una fondina di minestrone. Nel corso della giornata aggiungi anche 2 frutti interi. 

6. Esistono snack che forniscono oltre a zuccheri e grassi, anche proteine di buona qualità, calcio o ferro, fibre alimentari (semplice pane, yogurt, piccole porzioni di cioccolato, gelato, frutta fresca o secca): non dimenticarlo quando scegli i tuoi spuntini. 

7. Varia gli snack nei diversi giorni della settimana, la varietà è una delle basi di una sana ed equilibrata alimentazione. Varia anche il tipo di verdura e frutta (meglio quella fresca di stagione anche cotta o surgelata). Accompagna gli snack con uno o due bicchieri d’ acqua anche se non hai sete ed evita bibite zuccherate. 

8. In caso di prodotti confezionati in dosi singole, consumare esclusivamente una monodose. In caso di confezioni grandi preferisci quelle richiudibili che consentono di conservare il prodotto pur prelevandone una porzione per volta. Comunque, nell’arco della giornata, non consumare più di 1 o 2 snack a secondo delle tue esigenze. 

9. Evita di consumare lo spuntino (e di mangiare in generale) davanti alla tv: è provato che si tende a mangiare molto di più, è più difficile controllarsi, e si rischia di assumere troppe calorie. 

10. Fare uno spuntino può essere un aiuto importante soprattutto se ci sono più di 4 ore tra un pasto principale e l’altro e se si ha fame. Può essere utile anche se sei un po’ troppo paffutello e arrivi con troppa fame all’ora del pasto. Ti accorgerai infatti che riuscirai a controllarti meglio al pasto successivo e a non esagerare con le quantità di cibo

Alcune proposte alimentari per i nostri figli...

Prima colazione


  • Una tazza di latte eventualmente arricchita con orzo o malto, pane o fette biscottate con miele o marmellata
  • Una tazza di latte con biscotti secchi o integrali
  • Una tazza di latte o uno yogurt con fiocchi di cereali
  • Un vasetto di yogurt, con frutta fresca e pane
  • Una tazza di latte con una piccola fetta di torta casalinga alle mele
  • Una spremuta fresca di agrumi e pane con marmellata o miele
Spuntino di metà mattina
  • Frutta fresca di stagione
  • Pane tipo comune o ai cereali o integrale

Sono da evitare: snacks dolci e salati, patatine, focacce, panini con salumi, bibite zuccherate perché ricchi di grassi e/o zuccheri semplici compromettono l’appetito a pranzo e provocano squilibri nella dieta giornaliera.




Merenda pomeridiana


  • Latte o yogurt con cereali
  • Latte con pane
  • Latte con fette biscottate, marmellata
  • Frullato di latte e frutta fresca
  • Yogurt alla frutta
  • Una fetta di torta casalinga allo yogurt o carote o mele o crostata con marmellata
  • Budino alla vaniglia o cacao fatto in casa
  • Gelato preferibilmente alla frutta, senza coloranti, additivi, grassi idrogenati.

Sono sconsigliati: panini con salumi, pizze, focacce, patatine fritte, snacks, dolci elaborati con creme, gelati alla panna.




L’alimentazione del bambino






Le abitudini alimentari del bambino si consolidano in età scolare. Il progressivo cambiamento dello stile della vita e dei ritmi lavorativi hanno portato a profonde modificazioni delle abitudini alimentari familiari, con la diffusione nella popolazione infantile di una alimentazione scorretta. Le fondamenta delle abitudini alimentari si costruiscono in ambito familiare quindi genitori ed educatori devono impegnarsi per contribuire a sviluppare nel bambino una coscienza alimentare autonoma e consapevole che permetta loro di fare scelte nutrizionali corrette, promuovendo anche una sana e regolare attività fisica.

Quali sono i principali errori nutrizionali in età scolare? 
1-Eccesso calorico rispetto alla spesa energetica totale quotidiana
2-Colazione assente o inadeguata
3-Errata ripartizione calorica nella giornata, con carenze al mattino ed eccessi la sera
4-Consumo di alimenti troppo ricchi in energia e di ridotto valore nutritivo nello spuntino a scuola e come merenda pomeridiana
5-Eccesso di: -protidi e lipidi di origine animale (formaggio, carne) - carboidrati ad alto indice glicemico (patate, succhi di frutta, snacks)
6-Scarso apporto di: - fibre e proteine vegetali (frutta e verdura, cereali integrali, legumi) - pesce
7-Abitudine alla frequenza dei fast-food, con consumo anche al di fuori dei pasti principali di preparazioni ad elevato contenuto di energia, grassi saturi, sale, zuccheri semplici, ma poveri di fibra e vitamine.
8-Abitudine di consumare i pasti davanti alla TV: difficoltà a controllare l’assunzione di alimenti che favorisce l’insorgenza del sovrappeso.
9-Stile di vita sedentario: impegni di lavoro dei genitori e scolastici dei bambini (tempo pieno), riducono la possibilità che i bambini pratichino costantemente attività fisica (sportiva e/o ricreativa), soprattutto all’aria aperta.


LA GIORNATA ALIMENTARE

LA PRIMA COLAZIONE (15% delle calorie totali giornaliere)
Per cominciare bene la giornata è importante per il bambino fare una adeguata, nutriente e varia prima colazione. E’ un momento alimentare troppo spesso trascurato, soprattutto in età scolare. E’ dimostrato che saltare la prima colazione, oltre a causare ipoglicemia secondaria al digiuno, ridotta concentrazione mentale, si correla positivamente con l’obesità.


LO SPUNTINO DI META’ MATTINA (5% delle calorie totali giornaliere)
Lo spuntino di metà mattina deve essere nutriente e leggero per non compromettere l’appetito a pranzo.

PRANZO (40% delle calorie totali giornaliere)
Rappresenta il pasto quantitativamente più importante della giornata, perciò bisogna porre attenzione nella programmazione dei pasti. La variata proposta dei menù in relazione anche ai cambiamenti stagionali ha una funzione di educare al gusto i bambini che diventeranno i consumatori di domani, indirizzandoli verso stili alimentari salutari

MERENDA POMERIDIANA (10% delle calorie totali giornaliere)
La merenda del pomeriggio dovrà essere nutriente ed equilibrata, calibrata anche in relazione all’attività fisica svolta dal bambino.

CENA (30% delle calorie totali giornaliere)
Il pasto serale rappresenta un momento di riequilibrio della giornata alimentare del bambino, pertanto deve essere composto da alimenti diversi da quelli consumati a pranzo

Giochiamo a rugby!

Tra le varie attività pensate per i bambini del nostro doposcuola, uno sport ad avere riscosso molta curiosità dagli stessi, è stato il rugby.

In occasione della visione di un filmato sugli sport americani, abbiamo pensato di presentare ai bambini questo sport, ancora poco praticato in Italia ed abbiamo proposto loro di assistere ad un allenamento della squadra della città. I bambini, divertiti ed entusiasti, hanno chiesto a gran voce di sperimentare direttamente questa attività; per questo motivo, proponiamo a voi genitori del materiale per potervi fare un'idea più precisa su cosa sia il rugby, in preparazione della giornata di pratica.

Di seguito, potete leggere un'intervista fatta a due allenatori di una squadra di rugby per bambini e giovani dell'area di Milano.

Il rugby si dice essere uno sport di “contrasto”, laddove c’è lo scontro fisico, sfatiamo però il mito fasullo di questo sport come non adatto ai bambini. E sopratutto perché scegliere il rugby e non un altro sport?
E’ innegabile che ci si possa far male, ma non più di qualsiasi altro sport. Le statistiche della traumatologia dello sport, ci dicono che per esempio, ci si fa più male alle gambe, giocando a calcetto piuttosto che a Rugby, certo che a volte può capire di andare a scuola zoppicando. Inoltre il rugby, oltre ad avere tutti gli aspetti positivi di uno sport di squadra, aiuta il ragazzo nella crescita, infatti l’ambiente dei piccoli rugbisti è un ambiente sano, dove gli stessi genitori guardando le partite a bordo campo diventano amici. Infine essendo il rugby uno sport “povero”, si pratica per la soddisfazione del divertimento senza aspirare ad una ricchezza materiale. E poi vuoi mettere la possibilità di lanciarsi nel fango, senza che nessuno possa dirti che hai fatto male!


Da che età è possibile iniziare a praticare il rugby per un bambino?
Ufficialmente si inizia con l’U6, quindi con bambini che hanno compiuto 5 anni, però spesso ci capita di avere i fratellini dei “piccoli” atleti, che per non essere da meno, iniziano ad allenarsi ben prima del quinto anno.

Si parla di rugby come di uno sport corretto e leale; virtù che vengono indirizzate non solo verso i propri compagni ma anche verso gli avversari. La competizione come viene vissuta dai piccoli giocatori?
Ovviamente nel mini-rugby si gioca principalmente per divertirsi, quindi la competizione dei piccoli è sana e corretta; certo che perdere non piace a nessuno. Il malumore dura comunque poco, infatti già sul pullman del ritorno dal torneo, anche chi ha perso, fa in fretta a dimenticarsi della sconfitta.

Cos’è il famoso “terzo tempo”?
Il “Terzo Tempo” degli adulti è dopo la partita e consiste in un momento di aggregazione, dove si mangia insieme discutendo della partita appena giocata, brindando tutti insieme per la squadra che ha vinto. Il divertimento del “terzo tempo” è più nei genitori che degustano a bordo campo le prelibatezze preparate dalle mamme, mentre i “piccoli” atleti giocano le partite.

Qual è lo “spirito” del mini-rugbista?
Si dice che: “il Rugby è uno sport da bestie, giocato da gentiluomini” quindi il mini-rugbista sa che se anche dovesse diventare un campione, rimarrà sempre un gentiluomo.

Se non siete ancora del tutto convinti ed avete paura che i vostri figli possano farsi del male, guardate il video che segue!

venerdì 13 maggio 2016

Uscita didattica


Giornata in fattoria...

 


 



Una giornata all’aria aperta, per scoprire come nascono i frutti e gli ortaggi che troviamo sulla nostra tavola e vedere ‘dal vero’ tanti animali piccoli e grandi, dai pulcini ai cavalli. Grazie alle fattorie didattiche, i bambini hanno la possibilità di entrare in contatto con la natura, fare esperienze nuove, conoscere tanti mestieri – il fattore, il contadino, il mugnaio – che non fanno più parte del loro vissuto quotidiano.
E veniamo ai grandi protagonisti della giornata in fattoria: gli animali. Per i bimbi che vivono in città, l’incontro con mucche, pecore, asini, capre e galline è decisamente emozionante.



Risultati immagini per giornata in fattoria bimbi



 Laboratori dedicati alla produzione del formaggio, del burro o delle marmellate.

La piramide alimentare

La piramide alimentare può esserci d’aiuto in quanto  ci indica quali alimenti mangiare e con quale frequenza, gli alimenti che non possono mai mancare nell’alimentazione dei bambini (e degli adulti) e quelli, invece, che possono essere solo un’occasionale strappo alla regola. 





Quello della piramide alimentare può diventare  anche un gioco educativo e di memoria, che può aiutare i genitori a spiegare ai loro bambini quanto sia importante mangiar bene e sano. 

Laboratori creativi!




Risultati immagini per orto in cassetta per bambini





Tutte scuse quella di dire "abito in appartamento e non posso fare l'orto! "
Con noi tutti possono avere il proprio orto!

Risultati immagini per orto in cassetta per bambini




L'orto in cassetina è una tecnica di coltivazione che prevede la coltura di ortaggi, piante aromatiche e fiori all'interno di cassettina di legno riciclate. 






I 10 perché dell’orto: 

 1 È divertente sporcarsi le mani

2 È importante conoscere da dove proviene ciò
che mangi

3 È educativo apprendere il ciclo della natura
 
4 È multidisciplinare legare l’educazione alimentare,
la scienza, l’ecologia
 
5 È ecologico (e divertente) compostare i nostri avanzi
 
6 È bello apprendere all’aperto
 
7 È straordinario vedere crescere le piante
 
8 È naturale seminare e raccogliere
 
9 È magico vedere nascere un frutto
 
10 È buono mangiare una fragola appena raccolta